Vorrei estendere brevemente le considerazioni fatte nei commenti al post di Apollo Belgico.
Nel caso specifico, forse non è il caso di parlare di possesso in genere, quanto di possesso di immobili, di case e simili.
Sono daccordo con l'Apollo Belgico nell'ipotizzare una relazione negativa.
Mi vengono in mente due argomenti:
- Un agente economico che inizia la sua avventura in condizioni di relativa povertà, lavora come un mulo per migliorare la propria situazione. Costui lavora, risparmia, accumula. Infine inizia ad investire i propri risparmi in beni immobili, per mettersi al riparo dal giorno in cui i suoi affari diverranno meno redditizi. Tutto ciò nella parziale illusione cher i beni immobili siano "sicuri". La trasformazione di questo ruspante individuo in un proprietario immobiliare, potrebbe essere paragonata, ad un,ivello più aggregato, alla transizione di un ceto mercantile ed imprenditoriale ad uno di rentier. Quindi al passaggio da un periodo di crescita e di innovazione ad un periodo di relativa stagnazione. Su un fatto del genere ha messo recentemente in guardia Draghi riguardo all'Italia di oggi.
- la crisi finanzaria, la Grande Crisi, è iniziata proprio con l'esplosione della bolla sui mutui subprime. Cioè, si potrebbe dire, forse con un pò di azzardo, che proprio il desiderio degli americani di mettersi al riparo dalle incertezze attraverso l'acquisto di un bene sicuro, di un rifugio come la casa, è stata la scintilla che ha scatenato la crisi. Il possesso ha generato crisi.
Il Vostro Ghibellino Ghibellini
.jpg)