E adesso secondo voi cosa succede?

sabato 20 agosto 2011

Eurobonds? Cosa sono e a cosa servono

Il Morandini si è certamente perso nella Jungla dell'Ecuador e adesso col suo machete sfronda sottobosco per sfuggire alle cerbottane velenose dei feroci Jivaros, che staccano la testa ai nemici per farne eleganti ornamenti da cintura. Però la crisi non si ferma solo perché lui e Dayu sono alla ricerca della Pietra Verde. Anzi, ogni giorno qualcuno se ne viene fuori con un'idea nuova e più stupida delle precedenti.
Ora è da qualche tempo che si parla di Eurobonds. A parlarne per primo, a onor del vero, è stato il Movimento Federalista Europeo, che già da anni fa campagna per questo. Poi ci si sono messi Juncker e Tremonti. Adesso ne parlano veramente tutti. Ovviamente, l'idea ha rapidamente perso di precisione. 
Ma cosa sono gli Eurobonds? Ci sono due significati possibili, più o meno legati. Il primo è che l'Unione Europea, tramite la BCE, emetta delle obbligazioni per finanziare certi suoi progetti. Il Trattato di Lisbona, fra le varie cose, ha riconosciuto all'UE la personalità giuridica, quindi adesso questo si può fare. Rimane un unico problema: l'Unione non ha un fisco proprio e per ripagare questi debiti dipende dai trasferimenti degli stati membri (che come si è visto possono mettersi di traverso e bloccare il bilancio).
Il secondo significato degli Eurobonds è quello che torna sempre più spesso e prelude ad un cambiamento molto più radicale. In sostanza si tratterebbe di mettere insieme una grossa fetta del debito pubblico dei paesi membri, in maniera da spalmare il rischio default su tutti e ottenere interessi intermedi fra i più alti e i più bassi: il pooling del debito, la lega dei debitori. 
In pratica, si tratta di fare un'emissione comune del debito per tutti i paesi membri (dell'euro) ad un unico tasso di interesse, da ripartire poi pro-quota. Il grande vantaggio sarebbe quello di permettere a paesi come l'Italia di pagare minori interessi. Mentre infatti il debito pubblico italiano è al 120% del PIL, il debito complessivo dell'area Euro credo sia intorno all'80%.
Io ritengo sbagliate entrambe queste idee, ma la seconda molto più della prima. Perché? Per diversi motivi. Il primo motivo è che non è affatto detto che le cose vadano bene. Quando l'Italia unificò il debito pubblico degli stati preunitari i tassi sui mercati secondari di anversa e parigi andarono verso gli altissimi tassi piemontesi, non verso i bassi tassi napoletani e toscani. Il mercato giustamente si chiederà chi comandi nella lega dei debitori. E se dovesse temere che i tedeschi non abbian ben salda la barra del comando, c'è il rischio di pagare tutti gli stessi tassi della Grecia, invece di quelli della Germania.
Il secondo motivo è banale: gli Eurobonds servono per fare debito. Se funzionano, funzioneranno come incentivo a spendere di più. Ma ciascuno stato spenderà come vorrà, in spese produttive o in spese grottesche. In Italia, in Grecia (non parlo del Portogallo e della Spagna perché non mi sono fatto un'idea precisa) è la politica che è malata. La Grecia, un paese povero, aveva spese militari inverosimili. Vogliamo finanziarie l'Esercito Greco? Vogliamo finanziare il sovraccosto della TAV italiana che è costata svariate volte più di quella spagnola o francese? Bisogna costringere gli italiani a cambiare il TU del 2006 sugli appalti, a fondere le forze di polizia, a chiudere le gestioni emergenziali tipo Bertolaso, non dar(ci) soldi da buttare nel cesso.
Il terzo motivo è il più importante. Gli Eurobonds, così come sono stati pensati, sono un fallimento. Un fallimento come l'Euro. Cioè una macchina tecnicamente molto ponderata che però non si regge su nessun consenso popolare, su nessuna democrazia. E ad un certo punto qualcuno (la corte costituzionale tedesca, ad esempio) potrebbe dire: perché i tedeschi dovrebbero pagare interessi più alti per finanziare spese che non possono controllare? E la verità è che i giudici di Karlsruhe avrebbero ragione. Non solo per i tedeschi. Perché noi tutti dovremmo rinunciare alle garanzie democratiche? (certo, il discorso non vale per l'Italia, che riacquisterebbe capacità decisionale rispetto ai mercati, ma vale in linea di principio). In fondo, l'Euro è stato pensato in barba a tutte le sciocchezze sulla Optimal Currency Area (come se fosse possibile valutare un'Optimal currency area!), proprio perché era concepito come primo passo verso un'unione politica. Il fallimento della moneta senza governo era tenuto in conto: era considerato lo stimolo a costruire il governo.
Allora io dico, e penso che gli amici del Movimento Federalista siano d'accordo con me, perché per una volta non facciamo le cose al modo giusto? Perché per una volta, invece di fare degli Eurobonds che sono come il lampadario di cristallo, non costruiamo il tetto della casa europea e non facciamo ai cittadini dell'UE la domanda giusta: volete voi l'unione politica o 27 stati nazionali indipendenti, senza euro né fondi stutturali? A questa domanda, secondo me, tutti i cittadini consapevoli risponderanno: sì, vogliamo l'unione politica e la democrazia europea.

6 commenti:

  1. Una risposta velocissima mentre sono in fuga dai cannibali sul rio napo. daccordo,daccordissimo su tutto. Ma ti sembra che le istituzoni politiche siano pronte?? mmm... a me no!

    Sm

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  2. IL RIO NAPO? http://maps.google.it/maps?q=rio+napo&hl=it&oe=utf-8&client=firefox-a&z=7&vpsrc=0. Proprio qui? Ma la pietra verde l'avete trovata? Torna presto, ci manchi...

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  3. Sisi quello li.pero stavo bluffando. In realta ci vado domani...;)

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  4. io voglio una unione che sia vera, da profano mi sono fatto l'idea che unificando davvero l'Europa tutti quanti ne potremmo guadagnare in solidita'... ma mi sembra di aver capito che si dipende tutti da quello che vuole fare la Germania...

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  5. http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-08-22/eurounionbond-nuova-europa-201300.shtml?uuid=AapbbDyD&p=2
    ecco una proposta intelligente sugli Eurobonds. Ma rimango scettico. Alla fine anche in questo caso si tratta sempre di fare debito. Non solo, ma si affidano le partecipazioni statali dei paesi UE ad un ente "tecnico", cioè non controllato democraticamente. Insomma, non sono affatto che alla lunga non si riveli il solito spunto per la disaffezione dei cittadini all'unione vera di Batistuta
    AB

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  6. Ho letto un Po delle novità sulla manovra finanziaria. ..che ci attacchino pure, che speculino pure su di noi...ce lo meritiamo.assai. .

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