E adesso secondo voi cosa succede?

venerdì 5 agosto 2011

Risposte di getto

Un mio caro amico, che per simpatico rispetto dell'anonimato, chiamero Gabriel Omar Batistuta, ingenuamente pensando che io potessi in qualche modo chiarigli alcuni dubbi sull'attuale marasma econonomico-finanziario che si sta scatenando sul nostro paese, mi ha posto la seguente domanda:

             "Ma secondo te siamo nella merdissima o è una esagerazione giornalistica?"

Io, un pò di fretta ho risposto come segue. Ci saranno omissioni,errori, ingenutià. Ma pubblico tutto lo stesso!

"L'Italia fino a pochissimo tempo fa era ritenuto un paese in difficoltà ma abbastanza solido.
  • In difficoltà perchè abbiamo un debito pubblico molto alto (120% del PIL), una crescita molto bassa, una politica ridicola e mille riforme da fare che non vengono fatte (liberalizzazioni, riforma del fisco, smantellamento degli ordini professionali e corporazioni varie, riduzione dei costi della politica, riduzione degli sprechi, riduzione della burocrazia e dei tempi della giustizia....).
  • Solido perchè le banche italiane hanno resistito alla crisi meglio delle altre, perchè le famiglie italiane sono relativamente risparmiose e quindi poco indebitate, perchè l'imprenditoria italiana, nonostante tutto è vitale e dinamica e perchè nonostante la crisi l'enorme debito pubblico è stato tenuto sotto controllo. In particolare il deficit pubblico, ovvero la differenza tra entrate e uscite è molto più contenuto rispetto ad altre controparti europee e potremmo anche pensare con dei sacrifici di andare verso il pareggio di bilancio. 

Quindi, fino a pochissimo tempo fa l'Italia era ancora vista come un paese "core" europeo, non un paese "perirferico". Anche se sorvegliato speciale.

Cos'è successo allora? Perchè lo spread, differenziale tra il rendimento pagato tra i titoli di stato tedeschi (considerati non rischiosi) e quelli italiani sale, rischiando di farci fare la fine della Grecia? 
Grossomodo ci sono due gruppi di ragioni:

  • Cause esogene, esterne:
    1. La crisi della grecia ed in genere dell'europa.La difficoltà nel reagire correttamente da parte delle istituzioni europee. Mi fermo qui sennò apriamo un discorso infinito.
    2. Le difficoltà degli Usa, i rischi di recessione dell'economia americana.
    3. L'irrazionalità dei mercati finanziari che enfatizzano ogni evento e che dovrebbero essere riportati ad essere subordinati alla politica ed all'economia reale.
    4. La debolezza dei leader europei, "troppo giovani per aver fatto la guerra, troppo vecchi per aver fatto l'erasmus" .
    5. Lo strapotere delle agenzie di rating, i loro conflitti di interesse, la tempistica pro-ciclica delle loro valutazioni.
  • Colpe nostre, cazzo, davvero solo nostre:
    1. L'Italia non è più credibile. Forse per molti italiani il fatto di avere un premier che va a troie un giorno sì e l'altro pure, che spara cazzate, che mente, che si circonda di lacchè e che più in generale promette, promette da 15 anni ma non fa nulla può andare anche bene. Ma dal punto di vista degli osservatori internazionali ( e quindi anche dei mercati finanziari) non siamo credibili.Tu presteresti dei soldi ad uno di cui non ti fidi? Io no! I danni dell'era Berlusca a mio avviso sono enormi e ci vorrà molto tempo e buona volontà per recuperare la credibilità perduta. Il suo discorso alle camere per rassicurare i mercati è stato semplicemente disarmante. Dio sa cosa abbiamo fatto per meritarci tanta mediocrità e sufficienza.
    2. Tutti sanno che cosa serve all'Italia, le riforme che servono, di cui molte a costo zero. Sono vent'anni che tutti lo sanno. Ed in molti lo dicono. Nessuno le fa, perchè a una politica debole ed ignorante conviene vivacchiare, proteggendo interessi particolari (avvocati, tassisti, notai....) piuttosto che fare scelte impopolari per il bene del paese nel lungo periodo. La vitalità imprenditoriale degli Italiani è imbrigliata e questo non ci permette di crescere. Se non cresciamo sarà difficile abbattere il debito pubblico.
    3. Tremonti, con tutti i suoi evidentissimi limiti, ha tenuto i conti sotto controllo e per gli investitori intenazionali era una sorta di garanzia sulla tenuta dell'Italia. Quando l'ennesimo scandalo nostrano ha toccato Tremonti, gli investitori hanno iniziato a perdere quella poca fiducia che nutrivano ancora nel nostro paese. Ed hanno cominciato a vendere, vendere vendere i nostri titoli. Certo, la speculazione c'è, ma in questo caso,purtroppo c'è anche una sfiducia vera, "strutturale" che fa sì che molti si stiano disfacendo dei bond italiani.

Arriviamo, dopo questo elenco un pò confuso, alla tua domanda.
Secondo me sì, siamo nella merdissima, perchè abbiamo una classe politica vergognosa, che non è in grado di prendere le decisioni necessarie. Ma è vero anche che la storia ci offre ancora una volta l'opportunità di fare tesoro dell'emergenza e di fare in extremis le  riforme. Se devo cercare un aspetto positivo in tutto questo casino, vedo che per la prima volta in tanti anni le parti sociali , confindustria, sindacati etc.. hanno deposto l'ascia di guerra per presentare una piattaforma comune. Quella è la direzione giusta. C'è bisogno che la politica faccia uno scatto. Ma i tempi stringono Speriamo."


SM o GG

8 commenti:

  1. sì, siamo nella merdissima. Anche perché i conti non mi sembrano così solidi. Voglio dire: il deficit è/era relativamente più basso di quello dell'irlanda, ma non così basso in assoluto; Le privatizzazioni non si possono fare a prezzi così buoni (anche perché le aziende pubbliche, poste, finmeccanica, fincantieri, ed eni, sono state amministrate da mentecatti più o meno criminali e vanno male nonostante il mascheramento dei conti sistematicamente operato); l'economia è pochissimo competitiva per le solite ragioni che tutti conosciamo (giustizia, ricerca, burocrazia, demografia...); le famiglie sembrano ricche perché i prezzi delle case non sono ancora scesi, ma sarà sempre così?

    AB, altrimenti detto il lato pessimista della padella

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  2. Fra l'altro: ma che ridicole buffonate ci propina il duo 3monti-berlusconi? con tutto quello che sta succedendo pensano alle riforme costituzionali! come se il problema dell'italia fosse l'articolo 41! Lunedì sarà il carnaio...

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  3. Grazie SM, il tuo post è molto esauriente.
    Vi seguo sempre, siete molto bravi a trattare questi argomenti in modo interessante e comprensibile anche per i profani come me!


    BATISTUTA

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  4. Caro Gabriel, grazie a te. Ma soprattutto "Segna per Noi!!"

    AB, le modifiche ibn Costituzione penso potrebbero anche andar bene, ma solo swe accompagnate da altri provvedimenti più operativi. Quanto al discorso dei prezzi delle case degli Italiani, non saprei, in Italia la crisi immobiliare è stata molto più leggera che in altri paesi. Forse quello dei prezzi delle case non è uno dei peroblemi più urgenti.
    Che ne dici?

    Certo, se tutto crolla, se tutto va a puttane, se l'economia collassa di sicuro anche il mercato immobiliare ne risentirà. Però per carattere e volontà, faccio fatica a ragionare solo sul lato catastrofico della padella.

    ;-)

    SS o GG

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  5. passa al lato oscuro della padella!
    (cmq i prezzi sono andati su molto anche in Italia, poi non sono ancora ridiscesi...; però certo non sono le case il vero problema, prima delle case va al diavolo il debito pubblico e a quel punto le banche falliscono non per via delle sofferenze,che pure ci sono, ma perché non hanno più capitale; o per lo meno così la capisco io).

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  6. Questo pezzo ha il pregio di inquadrare bene la situazione dell'Italia... è vero che, quando arriveranno al potere le pesone che hanno fatto l'Erasmus, l'Europa vivrà una grande fase di sviluppo...

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  7. Beh sì, chiaro che visto che le banche italiane detengono una grossa fetta del debito italico, se salta quello, saltano pure loro. Però si tratta di una catastrofe.Il lato oscuro della padella ha un suo fascino discreto, ma non mi permette di andarmene in vacanza sereno.

    Ma il blogger di "Appunti" sei te?

    SM o GG

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  8. Per "Notizie dal Futuro":
    Sai, non mi ricordo chi aveva detto quella frase, ma mi sembra che calzi a pennello per i leader europei di oggi. A parte il nostro premeier che è ovviamente impresentabile, mancano leader visionari, sganciati dagli egoismi locali. ...

    Sigh

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