E adesso secondo voi cosa succede?

lunedì 31 ottobre 2011

Renzi e il Centismo

Mentre il Morandini sonnecchia, io vi racconto che sono stato alla Leopolda, prima stazione ferroviaria di Firenze, a sentire cosa dicevano Matteo Renzi e i suoi. L'impressione che ne ho avuto non è stata esaltante. Sul palco si alternava tanta gente e diceva cose sensate e cose insensate, le diceva bene oppure non si capiva nulla e di tanto in tanto partiva l'applauso. Il risultato era molto noioso. C'era da chiedersi perché tutta quella gente venisse lì a chiaccherare di fronte a quella sterminata platea in quella specie di contenitore vuoto e muffoso che è la Leopolda.
Alla fine, ne sono uscito coll'idea che tutta quella gente fosse là perché sperava di riempieri il contenitore vuoto di idea, bisogni o di quel che volete. Però, come sa chiunque abbia partecipato ad un'assemblea d'istituto, non è in assemblea che si decide qualcosa. Se non ci si riunisce in comitati più ristretti, se non si vota, se non circolano documenti scritti, verba volant, l'assemblea domani si scioglie e non resta niente. A riempiere il contenitore di idee e programmi, ci penserà qualcun altro. è stato così anche nel governo municipale di Firenze: Renzi ha organizzato assemblee in cento luoghi, la gente è andata a parlare, si è parlato tanto, e poi però ha deciso qualcun altro, i cento luoghi sono sempre lì, più o meno degradati come prima.
Nel caso del Big Bang della Leopolda, ecco come hanno riempito il contenitore, i famosi cento punti.
Non sono male, penso anzi che siano il meglio che ci si possa attendere dalla politica italiana. Anzi, in molti casi mi piacciono proprio. Certo manca qualcosa, alle volte sono molto specifici, altre volte sono molto vaghi,. La parte sull'università ad esempio è veramente incerta e oscura la parte sulla giustizia. Non c'è molto sulla corruzione, che invece è secondo me il principale problema italiano. Non c'è niente sui pagamenti della pubblica amministrazione, il cui costante ritardo è  invece una delle questioni chiave (anche in rapporto alla corruzione, non solo alla crescita). Del quoziente familiare si può discutere, a me sembra una sciocchezza che penalizza il lavoro delle donne.
Sono comunque Cento Punti, come quelli che Renzi ha proposto per Firenze e che è lungi dal realizzare (anzi). Però almeno suonano bene, suonano decisi in questo panorama di schifo. Ci sono contratti unici, riconoscimento delle coppie di fatto, jus soli, abolizione delle province e accorpamento dei comuni.
A voi cosa sembra?

domenica 23 ottobre 2011

Perché Berlusconi parla a vanvera?

Il mondo ci ride già dietro. Cominciamo a riscattarci dicendo cose sensate, però: le privatizzazioni (come la vendita d'immobili statali) possono andare a ridurre il debito, non ad azzerare il deficit...

giovedì 20 ottobre 2011

Subprime all'italiana

Nella commedia dell'assurdo che circonda il famigerato "decreto sviluppo", ogni giorno ne esce una nuova. L'ultimo parto del nostro distratto governo sarebbe quello di introdurre delle garanzie da parte dello Stato ai mutui per le giovani coppie precarie. Insomma se il mercato del lavoro non funziona, se il sistema bancario è troppo conservatore e questi poveri ragazzi non ce la fanno a farsi dare il mutuo, allora ci pensa il nostro pingue e florido Stato a garantire per loro.
Ammesso che questa idea malsana venga mai approvata, teoricamente potremmo ottenere una sorta di subprime all'italiana. 
Supponiamo che le banche accettino la garanzia dello Stato Italiano e molte coppie precarie inizino a farsi dare i mutui. Supponiamo, cosa non troppo improbabile, che gli anni futuri siano caratterizzati da un ciclo economico instabile, che succede quando i giovani precari iniziano a perdere il lavoro precario e non riescono a ripagare il mutuo? Le banche vanno dallo Stato a batter cassa.  
  1. Se lo Stato ci mette i soldi e le sue finanze si deteriorano allora i mercati si arrabbiano, vendono i titoli di stato e anche le banche, principali detentrici del debito italiano, vanno a picco in borsa. Crisi finanziaria.
  2. Se invece lo Stato non ci mette i soldi, le banche vanno in crisi, crollano in borsa e devono ricapitalizzarsi, a meno che lo stato le salvi e...rieccoci,crisi finanziaria! 
Puoddarsi anche che le cose non vadano così, ma oltre ad essere a corto di idee i nostri governanti non hanno capito molto di quello che è successo in questa crisi finanziaria.La cosa che mi rassicura è che dietro ai proclami di solito non c'è niente, o quasi niente. Non credo nè il governo vari un provvedimento di questo tipo su grande scala, nè che le banche partecipino. 
Io credo che il problema non sia garantire chi il mutuo non lo può pagare, ma  cercare di far tornare la prosperità e con essa la capacità di ripagarsi i mutui. Quindi, riforma del mercato del lavoro, riforma del fisco (vedi il Fantafisco su questo blog), liberalizzazione delle professioni, eccetera, eccetera, eccetera.

 O no?  
SM 
 
 
 

martedì 18 ottobre 2011

Legge Reale?

Penso che fra i frequentatori di questo blog praticamente nessuno apprezzi le proteste antisistema degli indignati. Certo, standard&poor's sono una banda di cattivoni, Lehman Bros era altrettanto spregiudicati (bastava vedere come parcheggiavano le biciclette i loro senior analysts torinesi...), però chi se la sente di dire che bisogna buttare a mare il capitalismo? Forse Bolax, quando investe in ETF...
Ora però, che per quattro idioti che bruciano le macchine a roma se ne faccia un dramma nazionale, mi pare eccessivo.  Più che altro i manifestanti dimostrano quanto noto, cioè che le FFOO italiane sono mal addestrate, mal coordinate, mal organizzate (e probabilmente invecchiate). Cosa sarebbe successo se Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza si fossero trovati in una situazione stile Banlieu parigina? O se la rivolta scoppiasse in forme aperte nel hinterland napoletano dove la gente è armata?
Invece che abolire la Guardia di Finanza e migliorare il coordinamento delle restanti FFOO e dei Servizi Segreti, i nostri politici cosa ti pensano, invece? Una legge speciale, l'inasprimento delle pene, dei controlli...
Cioè, per questi quattro cretini indignati, dobbiamo rimetterci noi tutti? Ma Vi ricordo che in Italia abbiamo ancora la necessità di mostrare una carta di identità per connetterci al wifi, perché magistrati paranoici e politici imbecilli temono il FAR WEST di Internet. Che dobbiamo registrare i nostri documenti alla polizia ogni volta che andiamo in albergo o siamo ospiti di amici per l'antiterrorismo...
Adesso ci mancava una nuova legge speciale, per creare nuovi obblighi inutili e inevadibili. Basta, per favore, basta. Facciamo piuttosto una colletta e ricompriamo le macchine degli sfortunati a cui le hanno bruciate!



lunedì 17 ottobre 2011

Rame

Per rimanere in tema di commodities, vi propongo l’indice relativo alla quotazione del rame (sempre fonte IMF).

SM

venerdì 14 ottobre 2011

Qualcosa è andato storto?

Guardate la serie storica dal 1957 ad oggi dell'indice mensile delle materie prime agricole.

lunedì 10 ottobre 2011

Aggiustare la Grecia

Le missioni dei funzionari del Fondo Monetario in Grecia per contrattare aiuti in cambio di riforme strutturali sanno di nuovo in Europa, ma sono una storia già vista in molti paesi in via di sviluppo, molti dei quali oggi si chiamerebbero "emergenti". Non c'è dubbio che i programmi di aggiustamento contengano molte misure necessarie per aggiustare un'economia malata. Privatizzazioni, liberalizzazioni e taglio della spesa pubblica sono necessarie e salutari. Tuttavia già negli anni '80 i critici del cosiddetto "Washington consensus" ritenevano che le misure di aggiustamento strutturale applicate ai paesi malati dovessero avere un volto umano al fine di limitare l'impatto sociale sui più deboli.Tra i critici autorevoli del Washington consensus e dell'applicazione rigida dei programmi di aggiustamento c'era per esempio il premio Nobel Sitglitz.

Tornando ai nostri turbolenti giorni, leggiamo come in Grecia la crisi sia accompagnata da un aumento repentino del numero dei suicidi e delle malattie, mentre frattempo la tensione sociale è alle stelle. 
Nessuno dubita che la Grecia abbia bisogno di misure shock (come l'Italia!) per rimettere a posto i conti e poi far ripartire lo sviluppo. Tuttavia le riforme imposte dall'esterno in cambio di aiuto finanziario dovrebbero essere più lungimiranti ed includere misure finalizzate ad alleviare l'impatto della crisi sulle fasce più deboli e rendere meno odiose le riforme nel breve periodo.

C'è il rischio di povertà diffusa. C'è il rischio di violenze e di instabilità. E c'è il rischio di non ottenere i benefici delle riforme strutturali.

O no?

SM

venerdì 7 ottobre 2011

PRESIDI E CONCORSI

Tutti adesso si scandalizzano perché ben 975 su 5.663 domande preparate per il concorsi da PRESIDE sono errate. Non che ci stupisca, in fondo il MIUR è lo stesso ministero da cui è uscito il comunicato stampa sul tunnel Ginevra-Gran Sasso, però vorrei riflettere un momento su questa procedura, giuste o sbagliate che siano le domande. Come fa il ministero a selezionare i presidi delle scuole italiane? Sviluppa 5663 domande (di cui quasi mille errate, ma questo è irrilevante), le rende pubbliche, permette a tutti i partecipanti al concorso di esercitarvisi e poi ne seleziona 100 che formeranno la prova vera. Ora io mi chiedo, è questo un sistema che seleziona in base alle giuste capacità?
Pensiamoci un momento. Quali capacità permettono di passare quest'esame con più facilità? La memoria e la fortuna. Il test seleziona i candidati più bravi ad imparare a memoria le 5663 domande con relative risposte. E poi seleziona quei candidati che avranno avuto la buonasorte di ricordarsi proprio quelle domande che usciranno all'esame. A che serve una prova così? Che senso ha? Perché mai le domande dovrebbero essere rese pubbliche in anticipo? Questa ultima è l'unica domanda a cui in realtà posso rispondere: fa parte della disciplina dei concorsi pubblici, le domande devono essere note per legge.
Il MIUR ha fra le sue competenze anche stabilire i criteri di valutazione per milioni di alunni e studenti. Forse sarebbe l'ora che Maria Stella e i suoi imparassero che cosa vuol dire valutare...

martedì 4 ottobre 2011

I SOGNI SON DESIDERI DI FELICITA'?

Ho fatto un sogno. Non un sogno come quello famoso, non un sogno ch'io desideri in modo particolare che si avveri, ma un sogno neutro. Ho sognato che nominavano Bini-Smaghi governatore della Banca d'Italia. Lo scrivo qui, perché se si avvera voglio che mi si riconosco potere premonitorio.
AB (adesso florentinus natione sed non moribus)