Alla fine, ne sono uscito coll'idea che tutta quella gente fosse là perché sperava di riempieri il contenitore vuoto di idea, bisogni o di quel che volete. Però, come sa chiunque abbia partecipato ad un'assemblea d'istituto, non è in assemblea che si decide qualcosa. Se non ci si riunisce in comitati più ristretti, se non si vota, se non circolano documenti scritti, verba volant, l'assemblea domani si scioglie e non resta niente. A riempiere il contenitore di idee e programmi, ci penserà qualcun altro. è stato così anche nel governo municipale di Firenze: Renzi ha organizzato assemblee in cento luoghi, la gente è andata a parlare, si è parlato tanto, e poi però ha deciso qualcun altro, i cento luoghi sono sempre lì, più o meno degradati come prima.
Nel caso del Big Bang della Leopolda, ecco come hanno riempito il contenitore, i famosi cento punti.
Non sono male, penso anzi che siano il meglio che ci si possa attendere dalla politica italiana. Anzi, in molti casi mi piacciono proprio. Certo manca qualcosa, alle volte sono molto specifici, altre volte sono molto vaghi,. La parte sull'università ad esempio è veramente incerta e oscura la parte sulla giustizia. Non c'è molto sulla corruzione, che invece è secondo me il principale problema italiano. Non c'è niente sui pagamenti della pubblica amministrazione, il cui costante ritardo è invece una delle questioni chiave (anche in rapporto alla corruzione, non solo alla crescita). Del quoziente familiare si può discutere, a me sembra una sciocchezza che penalizza il lavoro delle donne.
A voi cosa sembra?