1) Non me la sento di rispondere un secco "sì" o "no". Fino a 10 giorni fa avrei detto che possibilità di default dell'Italia erano davvero remote, diciamo dell'uno per cento. La scorsa settimana, quando sono iniziati contagio e panico, la mia probabilità di default percepita è salita al 10-15%. Questo considerando che l'opinione di molti analisti era i che mercati stavano un pò esagerando, dati i fondamentali macroeconomici dell'Italia. Oggi, dopo il varo di questa finanziaria iniqua e recessiva (ad eccezione del buon regime fiscale agevolato del 5% per l'imprenditoria sotto i 35) e la pesante bocciatura da parte dei mercati, la mia impressione è che le probabilità aumentino alla grande, diciamo che ora secondo me c'è una possibilità su 3 di fare il crack. Le speranze di salvarsi dal default risiedono nella capacità di risolvere la questione della Grecia da parte delle istituzioni europee (giovedì c'è il summit) e nella capacità delle istituzioni italiane di reagire alla crisi politica, mandare in culo Silvio e promuovere qualche riforma pro-crescita. In effetti, dato il contesto, sono fin troppo ottimista sulla attuale PD italiana.
2) Ma...secondo me la Spagna starebbe messa piuttosto peggio di noi. Tuttavia credo che se i rendimenti degli spread italiani supereranno una certa soglia, allora le attenzioni dei mercati si concentreranno soprattutto sull'Italia, il panico si autoalimenterà e....in questo caso dico "Prima l'Italia".
Voci di corridoio di banche centrali: la spagna è messa meglio. Meno debito pubblico, meno declino economico precedente, banche più solide. Ma che vuol dire?
Una sola soluzione (non risolutiva). Berlusconi si deve dimettere con tutto questo governo di pagliacci.
I conti pubblici non saranno in sicurezza finché non ricominciamo a crescere. L'unico modo di crescere è quello di fare riforme strutturali che aumentino la competitività e l'efficienza nel paese, migliorando "l'ambiente economico" per le imprese, semplificando la burocrazia e quando ci saranno i soldi migliorare la le infrastrutture. Esistono decine di interventi a costo zero in grado di dare l'impulso ad un'economia ancora non del tutto morta, ma serve gente capace, competente e coraggiosa.
Io credo che i mercati stiano punendo il governo in quanto convinti che non siano in grado di portare avanti le riforme economiche e sociali per riportarci in Europa. La rivolta degli avvocati ne è stata prova lampante della difficoltà di distruggere le rendite di posizione e le caste professionali. Ciò che preoccupa non è la situazione italiana, ma la incredibile incapacità della nostra classe dirigente di prendersi responsabilità e di gestire le situazioni.
Avremmo dovuto prendere Draghi e fargli fare un governo tecnico per 6 mesi per introdurre le riforme vere che servono al paese, un pò sullo stile del dittatore nell'antica Roma.
Segnalo un articolo comparso su Der Spiegel sull'italia: http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,775092,00.html
tutte cose super note da noi, ma è sempre interessante vedere come rappresentano il Paese all'estero...
sicuramente... come i governi eletti democraticamente (troiaio letteralmente). Il punto è che nessun governo ha la forza politica per fare le riforme strutturali necessarie, troppi privilegi sono in gioco. O arriviamo davvero a situazioni tipo Grecia, il che sarebbe male perché i prestiti necessari costerebbero una barca di soldi, oppure rimaniamo a galleggiare in questo mare di m... fatto di privilegi, piccoli soprusi e tanto sudore.
Bols è già partito? Peccato, speravo calasse a firenze. invece non tornerà più. Si sposerà una giovane cheerleader del vermont e farà tanti figli biondi e bellili che si rimpinzeranno di oatmeals e cresceranno sani e forti...
1)
RispondiEliminaNon me la sento di rispondere un secco "sì" o "no". Fino a 10 giorni fa avrei detto che possibilità di default dell'Italia erano davvero remote, diciamo dell'uno per cento. La scorsa settimana, quando sono iniziati contagio e panico, la mia probabilità di default percepita è salita al 10-15%. Questo considerando che l'opinione di molti analisti era i che mercati stavano un pò esagerando, dati i fondamentali macroeconomici dell'Italia. Oggi, dopo il varo di questa finanziaria iniqua e recessiva (ad eccezione del buon regime fiscale agevolato del 5% per l'imprenditoria sotto i 35) e la pesante bocciatura da parte dei mercati, la mia impressione è che le probabilità aumentino alla grande, diciamo che ora secondo me c'è una possibilità su 3 di fare il crack. Le speranze di salvarsi dal default risiedono nella capacità di risolvere la questione della Grecia da parte delle istituzioni europee (giovedì c'è il summit) e nella capacità delle istituzioni italiane di reagire alla crisi politica, mandare in culo Silvio e promuovere qualche riforma pro-crescita. In effetti, dato il contesto, sono fin troppo ottimista sulla attuale PD italiana.
2) Ma...secondo me la Spagna starebbe messa piuttosto peggio di noi. Tuttavia credo che se i rendimenti degli spread italiani supereranno una certa soglia, allora le attenzioni dei mercati si concentreranno soprattutto sull'Italia, il panico si autoalimenterà e....in questo caso dico "Prima l'Italia".
SM o GG
Voci di corridoio di banche centrali: la spagna è messa meglio. Meno debito pubblico, meno declino economico precedente, banche più solide. Ma che vuol dire?
RispondiEliminaUna sola soluzione (non risolutiva). Berlusconi si deve dimettere con tutto questo governo di pagliacci.
RispondiEliminaI conti pubblici non saranno in sicurezza finché non ricominciamo a crescere. L'unico modo di crescere è quello di fare riforme strutturali che aumentino la competitività e l'efficienza nel paese, migliorando "l'ambiente economico" per le imprese, semplificando la burocrazia e quando ci saranno i soldi migliorare la le infrastrutture. Esistono decine di interventi a costo zero in grado di dare l'impulso ad un'economia ancora non del tutto morta, ma serve gente capace, competente e coraggiosa.
Io credo che i mercati stiano punendo il governo in quanto convinti che non siano in grado di portare avanti le riforme economiche e sociali per riportarci in Europa. La rivolta degli avvocati ne è stata prova lampante della difficoltà di distruggere le rendite di posizione e le caste professionali. Ciò che preoccupa non è la situazione italiana, ma la incredibile incapacità della nostra classe dirigente di prendersi responsabilità e di gestire le situazioni.
Avremmo dovuto prendere Draghi e fargli fare un governo tecnico per 6 mesi per introdurre le riforme vere che servono al paese, un pò sullo stile del dittatore nell'antica Roma.
Segnalo un articolo comparso su Der Spiegel sull'italia:
http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,775092,00.html
tutte cose super note da noi, ma è sempre interessante vedere come rappresentano il Paese all'estero...
JG
I governi commissariali finiscono sempre per fare troiai. Tipo Bertolaso e le opere d'emergenze...
RispondiEliminasicuramente... come i governi eletti democraticamente (troiaio letteralmente). Il punto è che nessun governo ha la forza politica per fare le riforme strutturali necessarie, troppi privilegi sono in gioco. O arriviamo davvero a situazioni tipo Grecia, il che sarebbe male perché i prestiti necessari costerebbero una barca di soldi, oppure rimaniamo a galleggiare in questo mare di m... fatto di privilegi, piccoli soprusi e tanto sudore.
RispondiEliminaOggi son pessimista ed incazzato.
JG
JG, ma sei davvero incazzato!
RispondiEliminaMa Bols, ora che se ne è andata negli Stati Uniti, si è già dimenticato della nostra italietta??
SM o GG
Bols è già partito? Peccato, speravo calasse a firenze. invece non tornerà più. Si sposerà una giovane cheerleader del vermont e farà tanti figli biondi e bellili che si rimpinzeranno di oatmeals e cresceranno sani e forti...
RispondiEliminaAhahaha
RispondiEliminaSM o GG