E adesso secondo voi cosa succede?

mercoledì 6 luglio 2011

A.A.A. Agenzia di rating cercasi

Moody's ha abbassato con tempismo quasi perfetto il rating del debito sovrano portoghese a livello di "junk", spazzatura. Puntualmente i titoli bancari sono crollati e gli spread tra i titoli di stato tedeschi e quelli dei paesi periferici si sono allargati. La Merkel ha reagito stizzita, il governo portoghese pure. 


Questa è solo una e certamente non l'ultima di una serie di mosse delle agenzie di rating (S&P, Moody's e Fitch) che stanno gettando il panico in questa fase della crisi europea, alimentando i timori di contagio.


E' evidente che le agenzie di rating hanno un potere enorme,un potere che influenza non solo i mercati, ma anche la politica e più in generale le vite delle persone. Eppure sono solo delle imprese private, niente di più che imprese di economisti, statistici ed analisti finanziari.


La mia domanda è: le agenzie di rating sono solo degli osservatori neutrali,degli arbitri imparziali, oppure sono agenti attivi, corresponsabili dell'aggravarsi della crisi europea?

Due tesi opposte:

1) la colpa è da attribuirsi prevalentemente alle politiche di bilancio cialtronesche dei paesi perfiferici ed alla incapacità di coordinamento dei paesi europei al fine di impostare una politica comune credibile che metta fine al rischio di contagio e che tranquillizzi una volta per tutti i mercati finanziari e gli investitori.
2)le agenzie di rating hanno gravi responsabilità in quanto, in pieno conflitto di interessi, diffondono i loro giudizi con astuzia contribuendo all'aggravarsi della crisi. Fomentano la speculazione a scapito della buona volontà delle istituzioni europee che cercano di porre fine alla crisi.

Anche se è chiaro che non esiste una verità unica ed imprescindibile e di certo i paesi periferici e l'unione europea hanno il loro bel tegamino di responsabilità, io la penso più o meno nel modo seguente.

Le agenzie di rating sono da annoverarsi tra i maggiori responsabili della crisi finanziaria esplosa a wall street nel 2008 e che ha gettato il mondo in questo casino. Loro davano tripla AAA ai mutui subprime e a tutti gli altri titoli tossici. Notoriamente gli interessi delle agenzie di rating sono molto legati a quelli delle principali banche d'affari di Wall Street.Non si tratta qui di fare del populismo anti-finanza, ma mi sembra chiaro che nel meccanismo c'è qualcosa che non funziona.



Perchè oggi un paese deve soffrire il giudizio di chi ha contribuito a metterlo in questa situazione?
 E perchè i giudizi arrivano sempre con una cadenza che sembra essere fatta apposta per alimentare la spirale negativa? 

Nel mio mondo fantastico, le agenzie di rating private non possono dare il voto ai titoli di stato, ma esiste una agenzia di rating internazionale, chiamiamola IASR (International Agency for Sovereing Rating), che ha il compito di fornire rating sui titoli di stato di tutto il mondo ed è composta da tecnici conservatori tipo quelli della BCE. 
Inoltre nel mio mondo ideale non si possono detenere cds (in sisntesi assicurazioni sul default di un altro titolo) sui titoli di stato , senza detenere al contempo i suddetti titoli. Perchè non si fanno i giochetti con il futuro di un paese.Cazzo.

Voi che ne pensate beneamati figliuoli?



Basta con la tombola, si apra il dibattito!


SM



PS:
Metto fine una volta per tutte alla diatriba sulle firme. Le iniziali sono le mie. Va bene Fassio??;-)

12 commenti:

  1. Siccome non mi riesce di essere a torino dopodomani (perché traslocare è un disastro e ho ancora strascichi coi miei studenti), allora vi scrivo questo commento: secondo me le agenzie di rating vanno bene come sono. Sono sicuramente meno vulnerabili alle pressioni politiche e finanziarie di istituzioni statali. Per altro gli stati sono i clienti delle agenzie di rating, sono loro che pagano. E poi nulla impedisce di esercitare sano scetticismo sui loro risultati (ma forse questo non è vero, visto che alla fine la finanza la fanno software che mancano di scetticismo). Mi rimane solo la domanda: che facciamo? Come fa l'italia a evitare il default?
    AB (ma Vcllese, che t'importa dei nomi? gettati nella mischia...)

    RispondiElimina
  2. Ma come vanno bene così¿
    Ma no¡ ora sono fuori. E scrivo dal telefono ma presto arriverà una mia risposta polemica¡
    :-)
    Sm oppure Gg

    RispondiElimina
  3. Attendendo con ansia la risposta polemica dell'onorevole Sm, non posso esimermi dal sottolineare come la storia finanziaria degli ultimi anni abbia sancito con estrema crudezza quanto inutili, se non addirittura dannose, siano le agenzie di rating con le attuali regole/incentivi.
    Bisogna cambiare qualcosa, come e cosa è questione ardua...

    Vostro,
    JG o VG

    RispondiElimina
  4. Secondo me le agenzie di rating non vanno bene come sono. Ci sono parecchi problemi. Uno è la legittimità. Non mi è chiaro il motivo per il quale poche agenzie private debbano avere il monopolio di giudizio sul futuro del mio paese.
    Poi c'è un altro problema: spesso non ci azzeccano. Non gliene faccio una colpa, tutti sbagliamo, ma i loro errori scatenano "scommesse al ribasso sul futuro dei miei figli" e questo non mi convince. Non stiamo a parlare poi dei conflitti di interesse che le legano alle banche d'affari americane.

    Ci sono poi incentivi perversi, visto che sono le banche che le pagano per farsi dare i rating. Dovrebbe essere diverso anche il loro modello di business. .

    E poi, dico io, il disastro che è successo con una buona fetta di responsabilità di queste agenzie,non è sufficiente a farci chiedere a gran voce una loro riforma(ridimensionamento)?

    Più in generale, io credo che la politica debba riprendere in mano il timone, oggi in mano ai mercati. I mercati finanziari devono sercitare una funzione di controllo, di watchdog sulle scelte politiche, ma non possono dettare l'agenda.

    SM o GG

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo su alcuni punti: è chiaro che le agenzie di rating non saranno mai neutrali, e avranno sempre conflitti di interesse, il primo e più importante dei quali è che danno i voti ai loro clienti. Sono infatti gli stati che pagano perché al loro debito sia assegnato un rating. Però, non sono d'accordo su un altro aspetto. Se rimproveriamo alle agenzie di rating di aver mantenuto artificialmente elevato il voto dato a lehman brothers, perché dovremmo criticarle per aver declassato il portogallo o per aver messo sotto osservazione l'italia? Il rating deve servire di guida agli investitori (e implicitamente anche ai governi), perché allora gli investitori non dovrebbero sapere che il governo italiano sta facendo delle scelte suicide che ci portano dritti verso il default? è chiaro che poi i mercati dettano l'agenda: tremonti sta chiedendo in prestito i loro soldi...
    AB (ma presto fiorentino perché sto per imbarcarmi in un infinito viaggio in treno con cento kg di bagagli...)

    RispondiElimina
  6. un punto di vista americano e troppo ottimista sulla grecia il default e l'euro, tanto per aggiungere materiale: http://online.wsj.com/article/SB10001424052702304070104576399790795514416.html?mod=WSJ_article_onespot

    RispondiElimina
  7. Il punto credo sia fino a che punto le agenzie di rating siano affidabili nel misurare/giudicare il rischio paese. Io credo abbiano conflitti di interesse che portano a valutazioni volutamente errate. Se vado corto a Milano o sui titoli di stato Italiani e subito dopo annuncio una revisione del rating italiano o su qualsiasi paese ritenuto debole (neanche una revisione effettiva) ho profitti enormi e rischio minimo.

    Un altro punto importante da sottolineare è che la polemica sulle agenzie di rating non può nascondere i problemi enormi che stiamo affrontando. Un governo debole, che fa una finanziaria in cui invece di intervenire oggi prende impegni per il prossimo governo. Io credo che la situazione italiana sia ancora lontana dalla situazione greca, ma con un'economia debole come la nostra non si possono convincere i mercati con semplici promesse.

    Questo purtroppo è un governo di idioti e la situazione richiederebbe gente perlomeno mediamente onesta e mediamente intelligente.
    Siamo governati da faccendieri, papponi e veline.


    Ultimo punto sul link sopra. Di fatto dice quello che dicevamo noi del post sulla Grecia. L'unica alternativa è salvare una Grecia dentro l'euro. Non è ottimismo, è l'unica alternativa possibile. O meglio esiste un'altra alternative: il disastro. Se non viene salvata, la Grecia diventa terzo mondo, Spagna, Italia, Portogallo e Irlanda (ma ciò che conta è l'Italia e forse la Spagna) gli vanno appresso e a quel punto nulla è prevedibile.

    RispondiElimina
  8. Chiunque tu sia a scrivere l'ultimo commento, a parte una maggiore enfasi da parte mia sulle responsabilità delle agennzie di rating, sono perfettamente daccordo.

    Anche sulla questione del default sulla grecia mi sto abbstanza convincedo di questo punto di vista.

    SM o GG

    RispondiElimina
  9. Altro materiale sul delirio di questi giorni!

    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-07-11/financial-times-mercati-esagerano-174027.shtml

    SM o GG

    RispondiElimina
  10. Ah giusto, il nome: JG.

    Comunque secondo me oggi (o nei prossimi giorni) è il momento per comprare titoli di Stato Italiani. Anche se il modello CAPM dice (in realtà ipotizza tramite la definizione di rischio) che il massimizzatore compra titoli a bassa correlazione con il reddito, io dico: Italiani, Comprate!


    JG

    RispondiElimina
  11. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-09/pareggio-bilancio-coraggio-agire-081032.shtml?uuid=AaodlSmD&fromSearch

    Questi invece propongono un pareggio immediato del bilancio... un taglio del 4% del PIL!

    JG

    RispondiElimina
  12. a noi questi ci piacciono, anche se trovo del tutto utopico quello che dicono. Com'era la festa?

    RispondiElimina