E adesso secondo voi cosa succede?

giovedì 24 novembre 2011

Asimov e l'Euro, le Leggi della Robotica e la BCE

Mentre assistiamo impotenti ai miopi "nein" tedeschi sul ruolo della BCE come prestatore di ultima istanza ed alla conseguente disintegrazione dell'euro, mi balzano in mente alcuni folli paragoni. 
La BCE ha un mandato preciso e riduttivo: la stabilità dei prezzi e quindi la stabilità del sistema nel lungo periodo. Questo è coerente con una moneta costruita ad immagine e somiglianza del marco, moneta di un paese, la Germania, che ha vissuto il dramma dell'iperinflazione. Purtroppo oggi il mandato della BCE, insieme ai ripetitivi "nein" ad una sua modifica da parte dei cugini tedeschi, costituisce il limite che potrebbe segnare la fine della nostra comune moneta. Ma che senso ha parlare di stabilità di lungo periodo di una moneta che potrebbe non esistere più fra poco?
Mi vengono in mente Asimov e le Leggi della Robotica.




Le tre leggi della robotica sono le seguenti:

    Prima Legge:
    un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
    Seconda Legge: un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.
    Terza Legge: un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.

In pratica i robot, creati per supportare le attività degli umani sono soggetti ad una normativa piuttosto semplice e restrittiva, ma ricca di buon senso. Un pò come la BCE.
Tuttavia c'è un'altra legge, la legge zero che ha un carattere più generale e si antepone alle altre tre. E' una clausola d'emergenza: i Robot possono intervenire e contravvenire alle prime tre leggi per il fine superiore, che è la salvezza stessa dell'umanità.
  • Legge Zero : Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno;


Anche la BCE è soggetta ad un mandato ed a quello deve tener fede per il bene dell'area euro. Ma se il rispetto cieco del suo mandato dovesse condurre alla distruzione stessa dell'oggetto stesso del mandato,allora deve esistere la possibilità di una legge zero, che permetta l'intervento per la salvezza dell'euro stesso.

Qualcuno faccia leggere un pò di fantascienza alla Merkel: la BCE deve intervenire come prestatore di ultima istanza.

SM
PS: sarebbe bello che qualche nerd lobotomizzato tipo me intervenisse nel dibattito per dirmi che la legge zero di Asimov era scritta pensando al "lunghissimo periodo", mentre una legge zero per la BCE avrebbe finalità di breve.Ma non sarà così. 


14 commenti:

  1. Da profano dico che il paragone e' molto calzante, bel post!!!

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  2. parliamo di carl schmitt. diciamo che il governo monti manifesta la funzione di difensore della costituzione (Verfassung più che Grundgesetz) esercitata dal presidente della repubblica. Che monti s'insedia con una procedura ai limiti del costituzionale per difendere la repubblica. Ecco che napolitano ha in pratica utilizzato la regola zero della repubblica italiana. Ma in europa non c'è nessuna comunità politica, nessuna Verfassung. L'han ricordato giustamente i giudici costituzionali tedeschi che si sono espressi sul tratto di Lisbona.

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  3. eh! o si fa l'europa o si muore. ma la si deve fare democratica, col voto dei cittadini, con afflato costituente. per come vanno le cose, secondo me in qualche momento la bce sarà prima o dopo costretta a stampare quattrini a iosa e i tedeschi si risentiranno e avremo un quadro politico prigioniero da un lato della necessità di difendere l'euro e dall'altro di un'opinione pubblica che nell'euro non ci crede più.
    AB
    ps: la gente visita questo sito essenzialmente perché cerca la foto del cinghiale brioschi!

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  4. Sì ma bisogna che prima o poi la Merkelona e gli ottusi banchieri tedeschi spieghino al popolo tedesco che l'Europa non è solo un magazzino per le esportazioni tedesche e che gli unici ad aver beneficiato veramente dell'euro fino ad oggi, sono proprio i tedeschi. Quindi, ben venga il rigore tedesco, ma con quella flessibilità che ci permetta di uscire da questo disastro. I paesi periferici devono mettere a postyo i bilanci e liberalizzare ma i tedeschi devono anche ribilanciare la loro economia dal lato della domanda. Temo che non sarà così. I tedeschi sono molto bravi a fare il loro compitino ma sono inflessibili. Non sembrano in grado di ergersi a guida dell'europa. Sono inflessibili ma non hanno visione.
    Io sono pessimista. Per la prima volta penso che il governo italiano dovrebbe mettere su una commissione di specialisti al fine di elaborare una strategia di uscita dall'euro nel caso le cose precipitassero ulteriormente.
    Sarebbe iol fallimento di un'ideale, sarebbe un fallimento enorme. Ma a questo punto mi sembra dietro l'angolo.


    A parte questo sono daccordo con il discorso dell'europa democratica. Ma senza interventi d'emergenza non ci sarà nessuna europa

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  5. Uè Batistuta,

    te sarai profano in economia , ma di certo per quanto riguarda la roba da nerd, sei più che un adepto...sei un maestro.

    ;-)

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  6. Sono un completo ignorante, ma alcune linee direttrici generali, piú per intuizione riesco a percepirle.
    Ora non so se dirò una cazzata, ma sta un po' nelle leggi naturali che all'interno di una qualsiasi società-comunità-conglomerato chi si trova in una situazione di forza (economica in questo caso) tenta di plasmare l'intera comunità a suo favore, e secondo le proprie tendenze di potere.
    Quello che sta facendo la Germania avrà i suoi perché, e sarebbe buono ragionare su questi perché: tale discorso va oltre le mie capacità. Non penso che non ci sia lungimiranza nell'out-out della Merkel & co verso la BCE. ma forse altri interessi non cosí evidenti.

    Mi sorge una domanda...si parla sempre piú di probabile fine dell'euro, o almeno di un'uscita dell'Italia dalla moneta unica. Cosa implicherebbe per il nostro paese una situazione di questo tipo? Realmente non ho idea.

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  7. Ma, di sicuro ogni paese ha i suoi interessi, le sue tradizioni ed anche le sue fissazioni e paure.
    Detto questo, credo che oggi il rischio di gettare via 60 anni di integrazione europea.
    Mi trovo perfettamente daccordo con le cose dette dal premier polacco.
    http://www.economist.com/blogs/easternapproaches/2011/11/polands-appeal-germany

    Che succede su l'Italia esce dall'euro? Se avessi una risposta sarei miliardario. In ogni modo, dando per scontato che l'operazione conversione delle valute sia di per sè semplice, di certo i rendimenti sui titoli di stato italiano diventerebbero ancora più pazzeschi ed insostenibili.
    La Banca d'Italia, recuperato il suo potere di autorità monetaria, dovrebbe monetizzare il debito. Ovvero stampare soldi, lire, scaricando sull'inflazione il costo del debito e di fatto svalutandolo.
    I rischi di un collasso del sistema bancario ed imprenditoriale sono enormi ma non saprei fino a che punto.
    Ci sarebbe sicuramente all'inizio una forte recessione ed impoverimento.
    Dall'altro lato la nostra moneta si svaluterebbe molto a fronte del marco e le imprese italiane (quelle sopravvissute) che vivono di export recuprerebbero moltissima competitività. Ma al contempo la bolletta energetica diventerebbe molto più salata per tutti perchè il petrolio ci costerebbe parecchio di più.
    Penso che i costi ed i rischi comunque sarebbero molto più alti per tutti, anche perchè non ho idea di dove questa crisi finanziaria che ci sta tirando giù tutti possa arrivare.
    Inoltre, io credo che i maggiori rischi per l'europa sia quello che una rottura dell'euro riporti a rotture più o meno evidenti nelle relazioni diplomatiche, ritorsioni, rialzo delle barriere etc...

    La speranza è che i mediocri leader europei perndano le decisioni necessarie per una maggiore integrazione, salvando non solo una moneta, ma un eccezionale esperimento di integrazione tra stati un tempo in guerra permanente fra loro.

    Qualcuno aggiunge qualcosa?

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  8. Faro' finta di non avere MAI letto il passaggio dove parli della svalutazione competitiva.

    Pero' poi non dire che non ti voglio bene.

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  9. Ti aspettavo al varco Bols. Mi sono immaginato Merkelatto, una creatura a metà tra te e la Merkel (diciamo te con i capelli biondi ed il completo). Rigida, inflessibile: "nein" , "nein".

    Però anch'io ti voglio bene.

    ;-)

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  10. Aggiungerei una considerazione: tutto dipende da un elemento degli accordi per la fine dell'euro: il debito pubblico dei paesi membri in quale valuta verrebbe espresso? In un modo o nell'altro sarebbe come fare default. Con pesantissime ripercussioni sulle banche e quindi sui correntisti e quindi su tutti noi. E allora si porrebbero seri problemi di tenuta del sistema politico, a mio parere... anche perché, a differenza degli anni Settanta, non c'è più la divisione in blocchi a garantire la stabilità dall'esterno. Sai che casino...
    AB

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  11. e' un modo gentile e carino per darmi del culone inchiavabile?

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  12. Tra l'altro, mi sembra che qui non sia chiara una cosa: se usciamo dall'euro e torniamo alla lira, e' default au-to-ma-ti-co!


    PS: il modellone finalmente converge...vi do' la lieta notizia in diretta. Posso quindi tornare a lavorare dopo il cazzeggio degli ultimi 2 gg, passati in attesa dell'outcome.
    Torno in apnea. Ah, volevo salutare tutti quelli che mi conoscono.

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  13. Ma no, Bols, era meglio se la convergenza aspettava un po' a verificarsi. per altro ti segnalo che, benché tu sia particolarmente stressato dalla competizione asiatica, non sei l'unico che sta finendo la tesi: consegno a dicembre, in teoria.
    AB

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